Veneto, terra di viaggi e di viaggiatori
Ponte d’Europa, porta d’Oriente, balcone sul Mediterraneo. L’immagine che da sempre questa regione reca con sé è quella di una terra di confine, plasmata dall’avvicendarsi di popoli ed eventi, di culture e tradizioni che le hanno conferito una varietà talora sorprendente.
Abitata sin dal IX-VIII secolo a.C. dal popolo dei Paleoveneti, provenienti forse dalla Penisola Anatolica e già nel VII secolo a.C. mediatrice dei commerci greci ed etruschi, la regione veneta stabilì intense relazioni con i popoli d’oltralpe.
Per difendere la propria autonomia politica dai celti, si alleò con i romani che, intorno al 200 a.C., concessero la cittadinanza romana a diversi centri veneti consolidandoli con azioni politiche e con l’impianto di opere urbanistiche; Verona, Padova, Vicenza, Belluno, Treviso divennero allora importanti città.
Con le invasioni barbariche del V secolo e con il trasferimento della capitale dell’impero da Milano a Ravenna, crebbe l’importanza della fascia costiera; in seguito all’arrivo dei longobardi nel 568, le popolazioni delle città si spinsero sempre di più verso la laguna.
Fu in questo periodo che la comunità di Rialto – il cui primo nucleo, costituito da una fitta rete di canali tra un gruppo di terre emerse, si era formato tra il IX e X secolo – iniziò ad accrescere il proprio potere ottenendo dall’Istria e dall’entroterra slavo legno e schiavi da vendere nell’impero bizantino e nei porti mussulmani, mentre da Bisanzio importava spezie e prodotti di lusso richiesti in Occidente.
Nel 1204 Costantinopoli venne conquistata da lagunari e crociati che si divisero l’impero bizantino. Rialto assunse allora il nome di Venetia.